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Il Notaio deve risarcire i danni se non rileva altri atti di asservimento del terreno da edificare

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12518 del 21 maggio 2018, ha stabilito che il Notaio risarcisce il cliente se non rileva l’esistenza di altri atti di asservimento relativi ad un terreno da edificare.

La certificazione relativa all’effettiva libertà dell’area, infatti, non è limitata all’autentica delle dichiarazioni di parte, ma incide direttamente sulla possibilità di cedere la cubatura.

Nel caso esaminato dalla Suprema Corte, alcuni clienti avevano convenuto in giudizio il Notaio, chiedendo un risarcimento dei danni subiti a causa di una certificazione rilasciata dallo stesso professionista, attestante l’assenza di altri asservimenti precedenti relativamente a un fondo da asservire alla costruzione di un edificio.

Il Notaio si era difeso assumendo che la sua prestazione consisteva in una mera certificazione delle dichiarazioni provenienti dai clienti, con la conseguenza che alcuna colpa poteva ricadere su di lui.

Secondo la Corte di Cassazione, invece, la prestazione richiesta al professionista non poteva essere limitata alla mera ricezione e autenticazione di dichiarazioni rese dalle parti, ma consisteva nell’attestazione dell’effettiva libertà del terreno da precedenti vincoli. Dunque, l’attività richiesta al Notaio era quella di un’effettiva verifica e certificazione dell’esistenza dei predetti vincoli.

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