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Rilevanti novità in tema di appalti nel decreto fiscale collegato alla legge di bilancio

L’art. 4 del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020 (D.L. 26-10-2019 n. 124) introduce alcune rilevanti novità in tema di contratti di appalto. Il decreto, in particolare, modifica la disciplina delle ritenute, prevedendo in capo alle imprese committenti “che affidano il compimento di un’opera o di un servizio” ad un’impresa terza l’obbligo di effettuare il versamento delle ritenute di cui agli articoli 23 e 24 del d.p.r. n. 600 del 1973, art. 50, comma 4, del d.lgs. 15 dicembre 1997 n. 446, e art 1, comma 5, del d. lgs. 28 settembre 1998, n. 360, trattenute dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici, ai lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio.

La norma prevede poi una (molto) articolata disciplina dei meccanismi con cui tale versamento deve essere effettuato e dei rapporti committente – impresa affidataria in merito.

Sarà prevista una possibilità di deroga per le imprese appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici, le quali potranno eseguire direttamente il versamento delle ritenute comunicando al committente tale opzione, allegando una certificazione, qualora nell’ultimo giorno del mese precedente a quello della scadenza prevista:

  1. a) risultino in attività da almeno cinque anni ovvero abbiano eseguito nel corso dei due anni precedenti complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo superiore a euro 2 milioni;
  2. b) non abbiano iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione relativi a tributi e contributi previdenziali per importi superiori ad euro 50.000,00, per i quali siano ancora dovuti pagamenti o per i quali non siano stati accordati provvedimenti di sospensione.

L’Agenzia delle entrate ha novanta giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione per disciplinare le modalità per il rilascio e il riscontro della certificazione (termine successivo quindi all’entrata in vigore degli obblighi, previsto per il 1 gennaio 2020).

La norma prevede altresì una estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera.

Si attende in ogni caso la legge di conversione.

Le aziende, viste le tempistiche imposte dal decreto, dovranno però iniziare a mappare i rapporti con i propri fornitori al fine di essere pronte per l’entrata in vigore della norma.

Download allegati: D.L._26-10-2019_n._124_art_4.pdf

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