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La riforma dei reati tributari è legge

Nel corso della seduta del 17 dicembre 2019, il Senato ha approvato in via definitiva la Legge di conversione del D.L. 124/2019 che, all’art. 39, ridisegna la disciplina dei reati tributari. Tale riforma è improntata ad un significativo e generalizzato inasprimento delle sanzioni detentive applicabili nei confronti delle persone fisiche e all’ampliamento degli strumenti investigativi (intercettazioni) e coercitivi messi a disposizione del Pubblico Ministero nella lotta all’evasione.

 

Se l’aggravamento più significativo delle pene si registra rispetto alle ipotesi connotate da fraudolenza; anche per quelle prive di frode la riforma incide in maniera importante. Sarà dunque applicabile la custodia cautelare in carcere preventiva per il reato di omessa dichiarazione; ovvero gli arresti domiciliari per il reato di dichiarazione infedele (per il quale sono state anche abbassate le soglie di rilevanza penale con la conseguente espansione dell’ambito di punibilità). Sul fronte patrimoniale, è confermata l’estensione della confisca per sproporzione anche agli illeciti tributari, se pur con maggiori limiti rispetto a quelli delineati nel D.L. 124/2019. Confermato e, anzi, notevolmente ampliato è infine il numero dei reati fiscali che potranno far scattare la responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

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