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Tassazione trust esteri: le novità contenute nel Decreto fiscale 2020

Il Decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 ha apportato significative modifiche alla tassazione dei proventi derivanti da trust “opachi”.

L’intento della norma è chiaramente antielusivo ed è volto ad assoggettare a tassazione i redditi corrisposti dai trust situati in Stati o territori a fiscalità privilegiata, nei confronti di beneficiari fiscalmente residenti in Italia.

 

Più dettagliatamente, l’articolo 13, comma 1, interviene a modifica delle norme del TUIR che disciplinano il trattamento fiscale dei redditi attribuiti da trust esteri a beneficiari italiani.

In particolare, viene modificato l’articolo 44, comma 1, lettera g-sexies), del TUIR, al fine di qualificare come redditi di capitale assoggettabili ad IRPEF anche quelli corrisposti da trust opachi (e istituti analoghi) stabiliti in Stati e territori che, in relazione ai redditi prodotti dal trust, siano considerati a fiscalità privilegiata in base all’articolo 47-bis del TUIR.

Integrando l’articolo 45 del TUIR si specifica che, laddove non fosse possibile operare una distinzione tra patrimonio e reddito in relazione alle attribuzioni dei trust esteri (o di istituti analoghi) a beneficiari residenti, l’intero ammontare percepito dal beneficiario verrebbe considerato reddito.

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