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PIR: sciolti i principali dubbi interpretativi

La Circolare 3/E del 2018 ha chiarito alcuni dubbi interpretativi in materia di PIR fatti emergere in seno ad un confronto tra Ministero, Entrate e le principali associazioni di categoria.

Tale strumento – introdotto dalla Legge di bilancio 2017 e che prevede significative agevolazioni fiscali – ha una duplice finalità: da un lato incarna una modalità di risparmio per le famiglie, dall’altro, una via di finanziamento a lungo termine per le imprese domestiche.

Uno degli aspetti più rilevanti sviscerato dal documento di Prassi riguarda la composizione dei PIR e, in particolare, il ricorso a strumenti derivati.

Vengono ammessi nell’alveo dei PIR gli strumenti derivati cosiddetti hedging, utilizzati con finalità di copertura dei rischi nell’ipotesi di investimenti posti in essere attraverso OICR PIR compliant – e comunque per una quota che non esuberi il 30% del patrimonio.

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