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Deepfake: l’incubo digitale della nostra epoca

Nel pieno della transizione digitale che sta trasformando le nostre vite, un nuovo spettro si aggira minaccioso: quello dei deepfake. Non si tratta più solo di fake news, ma di contenuti manipolati attraverso sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, in grado di creare immagini, video e audio incredibilmente realistici ma completamente falsi. Un fenomeno che solleva interrogativi profondi e allarmanti, non solo sul piano tecnologico, ma anche su quello etico, giuridico e sociale.

Proprio su questo tema si è concentrata la 34ª edizione dell’assemblea annuale di Adlaw, il network internazionale che riunisce avvocati e professionisti esperti in comunicazione e proprietà intellettuale. L’incontro, svoltosi quest’anno a Varsavia, ha visto la partecipazione di delegati da numerosi Paesi, ognuno dei quali ha portato il proprio contributo, arricchito da esperienze professionali e casi concreti affrontati nei rispettivi ordinamenti.

Particolarmente significativi sono stati gli interventi di alcuni esperti polacchi nel campo della comunicazione, i quali hanno sottolineato i grandi vantaggi che l’intelligenza artificiale può offrire, senza però tralasciare i rischi — soprattutto legali — che ne derivano. Il messaggio è stato chiaro: la tecnologia è uno strumento potente, ma va usata con responsabilità e consapevolezza. Durante il dibattito, ampio spazio è stato dedicato anche a uno scandalo italiano recente, che ha avuto grande eco internazionale. Questo caso è stato preso come esempio paradigmatico della complessità del fenomeno e della necessità di adottare approcci multidisciplinari per contrastare condotte pericolose, che mettono a rischio la coesione sociale e la fiducia collettiva.

Non è sufficiente rispondere con norme e regolamenti.
La sfida dei deepfake richiede risposte tecnologiche, certo, ma soprattutto un profondo rinnovamento culturale ed etico. Serve una presa di coscienza collettiva e, in particolare, una maggiore responsabilità nell’uso dei social media. È fondamentale che ciascuno di noi si impegni a non sottovalutare i pericoli, adottando comportamenti virtuosi e consapevoli, evitando atteggiamenti ingenui o, peggio, irresponsabili.

Con uno sguardo già rivolto al futuro, è stato annunciato che la prossima assemblea di Adlaw si terrà a Torino, organizzata dal nostro studio, tra i fondatori del network sin dal 1991. Sarà un’occasione importante per continuare il dialogo, condividere nuove soluzioni e rafforzare il fronte comune contro uno dei fenomeni più insidiosi della nostra epoca.

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