Rinnovato il CCNL metalmeccanici industria: le novità più rilevanti

È stato sottoscritto lo scorso 22 novembre l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per l’industria metalmeccanica privata e della installazione di impianti (comunemente noto come “CCNL metalmeccanici industria”).
L’accordo giunge dopo un lungo periodo di vacanza contrattuale. L’ultimo accordo di rinnovo, siglato nel febbraio 2021, era scaduto infatti il 30 giugno 2024 (pur avendo continuato ad operare in regime di “ultrattività”).
Le modifiche riguardano oltre un milione e mezzo di lavoratori e oltre sessantamila aziende in Italia (fonte: CNEL – aggiornamento del 30 giugno 2025).
Queste, in estrema sintesi, alcune delle principali novità.
1. Trattamento economico
Previsti nuovi aumenti dei minimi contrattuali per il triennio 2026 – 2028 (gli aumenti scattano il 1° giugno di ogni anno).
2. Pari opportunità
Previsto un abbassamento a 500 dipendenti occupati, di cui almeno 200 in una medesima unità produttiva, per la costituzione in azienda, su richiesta della direzione o dei sindacati, di una “Commissione paritetica per le pari opportunità”.
3. Appalti
Viene ora espressamente previsto che le aziende, nell’individuazione di un appaltatore, dovranno utilizzare principi e processi che tutelino la legalità dell’appalto.
Inoltre, le aziende devono esigere dall’appaltatore l’applicazione del CCNL di categoria cui appartengono le attività svolte dall’appaltatore, stipulato con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
È previsto poi un nuovo onere di informazione sindacale, per le aziende con più di 400 dipendenti.
A tal proposito, verrà messo a disposizione delle aziende uno schema di comunicazione standard.
4. Contratti a termine
Previste le causali al ricorrere delle quali può essere stipulato, prorogato o rinnovato, un contratto a termine oltre i 12 mesi di durata, comunque entro i 24 mesi.
5. Somministrazione di lavoro
A partire dal 1° gennaio 2026, i lavoratori in missione presso un medesimo utilizzatore, nell’ambito di contratti di somministrazione a tempo indeterminato (staff leasing), per una durata complessiva superiore a 48 mesi, anche non consecutivi, acquisiscono il diritto ad essere assunti a tempo indeterminato alle dipendenze dell’impresa utilizzatrice.
6. Passaggio di livello
Vengono aumentati i periodi minimi di assegnazione a mansioni superiori, al termine dei quali il lavoratore acquisisce il diritto al passaggio al livello superiore.
7. Sicurezza sul lavoro
Break formativi e analisi “post incidentale”
I “break formativi” (brevi momenti di formazione sulla sicurezza di 15-20 minuti) diventano obbligatori nelle unità produttive oltre i 200 addetti.
“Quasi infortuni” e situazioni rischiose
In tutte le aziende verranno adottati sistemi di segnalazione dei quasi infortuni e delle situazioni rischiose sulla base delle prassi aziendali di comunicazione interna.
8. Periodo di comporto
Dal 1° gennaio 2026, aumento del periodo di comporto per i lavoratori con disabilità certificata.
9. Congedi parentali
Dal 1° gennaio 2026 sono introdotti 3 giorni di permesso annui per le malattie dei figli fino a 4 anni di età per i quali verrà riconosciuta, a carico azienda, un’indennità pari all’80% del normale trattamento economico complessivo netto che il dipendente avrebbe percepito se avesse lavorato.
