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PACCAR, il governo britannico interviene: nuova legge UK sul litigation funding?

Il Ministero della Giustizia del Regno Unito ha confermato l’intenzione di presentare una legge per annullare gli effetti della controversa sentenza PACCAR della Corte Suprema, chiarendo che gli accordi di finanziamento delle liti non devono essere considerati “damages-based agreements”.

Secondo il governo, la decisione del 2023 ha ostacolato l’accesso alla giustizia per i ricorrenti e ridotto il numero di azioni collettive, creando incertezza per i finanziatori. La ministra per i tribunali e i servizi legali, Sarah Sackman KC MP, ha sottolineato come senza il litigation funding non sarebbe stato possibile portare avanti cause emblematiche, come quella dei sub-postmasters coinvolti nello scandalo Horizon IT.

L’annuncio è stato accolto positivamente da associazioni di consumatori, avvocati e operatori del settore, che vedono nella riforma un passo decisivo per ripristinare la certezza del diritto e mantenere il Regno Unito come hub globale per la risoluzione delle controversie. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che eventuali interventi regolatori potrebbero rallentare l’iter legislativo e introdurre ulteriori complessità.

Il dibattito resta aperto: da un lato la necessità di garantire accesso alla giustizia per i cittadini, dall’altro il tema della trasparenza e dell’equilibrio tra interessi dei finanziatori e dei ricorrenti. La questione sarà centrale nel panorama legale britannico anche nel 2026, quando si prevede un confronto più ampio sulle riforme delle azioni collettive.

In Italia il finanziamento delle liti è ancora un tema poco sviluppato rispetto ai mercati anglosassoni, ma sta guadagnando attenzione soprattutto in ambito arbitrale e nelle controversie complesse.

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