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Deve essere riconosciuta in Italia la stepchild adoption ottenuta da due mamme francesi

La Corte di Cassazione affronta il caso di due donne che, dopo aver partorito due figli attraverso pratiche di fecondazione artificiale, hanno adottato ciascuna il figlio biologico dell’altra per effetto di sentenze del giudice francese divenute definitive ed esecutive.

Secondo la Suprema Corte, l’ufficiale dello stato civile italiano che si è rifiutato di trascrivere l’adozione ha commesso un errore: il riconoscimento dell’adozione può essere rifiutato, ai sensi dell’art. 64 L. 218/95, solo ove la sentenza e le disposizioni in essa contenute producano effetti contrari all’ordine pubblico. Ma l’ordine pubblico deve essere valutato ed interpretato tenuto conto del best interest del minore.

Il preminente interesse del minore, alla base della normativa nazionale ed internazionale in materia di adozione, e quindi il diritto del minore a vivere in modo stabile in un ambiente domestico armonioso e ad essere educato e assistito nella crescita con equilibrio e rispetto dei suoi diritti fondamentali, vale dunque ad integrare lo stesso concetto di ordine pubblico nella materia specifica’.

Le sentenze di adozione pronunciate dal giudice francese non possono, quindi, essere considerate contrarie all’ordine pubblico e devono essere riconosciute in Italia. Come già espresso dalla Corte d’Appello, infatti, ‘il riconoscimento di tutti i diritti e doveri scaturenti dal rapporto di adozione corrisponde, secondo l’apprezzamento già operato dal giudice francese, all’interesse superiore del minore al mantenimento della vita familiare costruita con ambedue le figure genitoriali ed al mantenimento delle positive relazioni affettive ed educative che con loro si sono consolidate’.

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