Responsabilità del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza: come garantire la compliance

La recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 26021/2025) conferma che la responsabilità del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza è ampia, proattiva e dinamica. Non si tratta di un mero adempimento formale, ma di un presidio strategico per la continuità operativa e la tutela legale dell’impresa.
Il tema è da attenzionare in modo particolare dal management, specialmente nei contesti internazionali ovvero quando colui che riveste la qualità di datore di lavoro non è presente fisicamente sul luogo di lavoro. La compliance in materia di sicurezza, infatti, non è solo un obbligo normativo, ma un elemento di risk management. Una gestione scorretta espone l’impresa e il datore di lavoro a:
- Responsabilità penale per infortuni gravi;
- Sanzioni amministrative;
- Danni reputazionali e operativi.
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- Quali sono i principi da tenere a mente per la compliance ?
- Obbligo di sicurezza (art. 2087 c.c.): il datore di lavoro deve adottare tutte le misure necessarie per prevenire i rischi, anche non espressamente previsti da norme tecniche; tale obbligo non è stato ma evolve in base al progresso scientifico, tecnologico e con l’esperienza.
- Sistema di prevenzione (D.Lgs. 81/2008): valutazione dei rischi, formazione, informazione, DPI, sorveglianza sanitaria, vigilanza interna, questo il sistema di prevenzione multilivello che deve essere definito.
- Onere probatorio: in caso di infortunio, il datore deve dimostrare che l’infortunio non è dipeso da causa a lui imputabile, di aver adottato tutte le misure esigibili e di aver esercitato una vigilanza costante ed effettiva circa il rispetto delle stesse. Il lavoratore deve solo provare di aver subito l’infortunio e il nesso causale tra la prestazione e il danno, ma non anche l’inadempimento datoriale.
NB: il comportamento imprudente del lavoratore non esonera il datore di lavoro, salvo i casi di rischio elettivo, configurabile unicamente quando il dipendente agisce in modo abnorme, imprevedibile e totalmente avulso dal ciclo produttivo; in genere, il datore di lavoro deve prevedere e prevenire gli errori prevedibili.
- Quali sono gli adempimenti operativi da effettuare ?
- Le responsabilità del “datore di lavoro”.
Gli obblighi del datore di lavoro non delegabili sono:
- La valutazione dei rischi
- La redazione del DVR (che deve essere aggiornato e provvisto di data certa).
- La nomina del RSPP.
NB: la figura del datore di lavoro non sempre coincide con chi “gestisce” l’azienda, ma con chi ne ha la responsabilità giuridica e decisionale (cf. Art. 2, comma 1, lett. b, D.Lgs. 81/2008, è datore di lavoro “Il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa.”).
Tutti gli altri obblighi che la normativa pone in capo al datore di lavoro (formazione dei lavoratori, vigilanza sulle attività e gestione operativa degli adempimenti) possono essere delegati.
Per essere efficace, la delega di funzione deve:
- Essere redatta per iscritto, specifica e conferita ad una persona competente;
- Garantire al delegato poteri e risorse adeguati;
- Implementare un sistema di vigilanza sul delegato.
- Best practice, procedure e controlli.
Nel concreto dell’operatività, occorre quindi:
- Aggiornare continuamente il DVR e le procedure devono essere rivisti almeno annualmente o in caso di modifiche organizzative;
- Effettuare una formazione mirata per mansioni e rischi specifici;
- Tracciare ogni attività (audit, manutenzione, formazione, riunioni periodiche);
- Monitorare i comportamenti del personale, in particolare l’uso dei DPI, e avviare procedimenti disciplinari in caso di inosservanza della disciplina;
- Promuovere una cultura della sicurezza, evidenziare i comportamenti corretti ed implementare un sistema di segnalazioni interne e gestione dei near miss.
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Il rispetto rigoroso della disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro è aspetto indispensabile e una condizione essenziale per l’affidabilità, la continuità operativa e il corretto esercizio della funzione imprenditoriale. Una non compliance espone azienda e datore di lavoro in prima linea, con responsabilità importanti anche penali, ed impatti rilevanti sulla continuità operativa e sull’affidabilità della struttura.
