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Il medico risponde anche quando causa l’anticipazione del danno alla salute che si sarebbe comunque verificato

La Suprema Corte, con sentenza 7.2.2017, n. 3136, ha cassato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello, che aveva escluso la risarcibilità del danno patito dal paziente, in quanto si sarebbe comunque verificato, stante la patologia di cui era affetto il soggetto.

La Suprema Corte ha ribadito, invece, che il nesso di causalità può esistere anche tra il fatto e l’accelerazione dell’evento e non solo tra il fatto e l’evento dannoso (tale principio era già stato espresso in tema di evento morte, con sentenza 27.11.2012 n. 20996).

Pertanto, è necessario che il Giudice valuti che il fatto non abbia “minimamente accelerato” l’evento dannoso.

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