Nella risoluzione non legislativa approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 26 maggio 2016, sono state espresse alcune preoccupazioni in ordine alle carenze del nuovo accordo UE-USA “Privacy Shield” per il trasferimento dei dati dei cittadini dell’UE negli Stati Uniti. In particolare: (i) l’accesso da parte delle autorità pubbliche ai dati trasferiti; (ii) la possibilità di raccogliere grandi quantità di dati in modo non conforme ai criteri di necessità e proporzionalità sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE; (iii) l’insufficienza di poteri e d’indipendenza della nuova figura del Mediatore nel Dipartimento di Stato americano; (iv) la complessità del meccanismo di ricorso previsto dal testo attualmente in discussione.
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