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Startup innovative: il Tribunale può verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti

Con decreto del 18/01/2018, il Tribunale di Udine si esprime per la prima volta in tema di indagine sulla reale sussistenza dei requisiti necessari per ottenere e mantenere la qualifica di startup innovativa.

Fino ad oggi, non era chiaro quale potere ispettivo avessero MiSE e Registro delle Imprese, né in che modo venissero condotte le indagini sulle società già iscritte nell’apposita sezione speciale. Nel caso in esame, una startup innovativa – non soggetta a fallimento per legge – si è costituita in sede pre-fallimentare sostenendo che il giudice ordinario non potesse accertare la sussistenza dei requisiti per l’attribuzione di tale qualifica. Diversamente, il Tribunale, “in considerazione del potere di disapplicazione degli atti amminsitrativi eventualmente non conformi a legge da parte dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria nell’ambito di giudizi attribuiti alla sua giurisdizione” ha incaricato la Guardia di Finanza di verificare se la società (i) abbia svolto l’attività dichiarata in sede di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese e (ii) abbia investito il 15% in ricerca e sviluppo.

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