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Codice Appalti e Rating di impresa: l’ANAC adotta lo schema di Linee Guida

di avv. Lorenzo Lamberti e avv. Pasquale Morra

L’ANAC ha adottato lo schema di Linee Guida recanti «Istituzione del rating di impresa e delle relative premialità», ai sensi dell’articolo 83, comma 10, del Codice dei Contratti pubblici. 

Le Linee Guida disciplinano il rilascio del rating di impresa da parte di ANAC, che a tal fine individua i requisiti reputazionali e le relative premialità, stabilendo le modalità di conseguimento della relativa certificazione.

Il rating di impresa, messo a punto dall’Autorità al termine di un lungo e delicato lavoro preparatorio, è richiesto su base volontaria da parte dei singoli Operatori Economici, e si fonda su tre meccanismi-chiave: valutazione della performance durante l’esecuzione; reputazione guadagnata sul campo; continuità nell’attività senza contestazioni.

Prima di diventare definitive le Linee Guida in esame saranno aperte alle proposte di Istituzioni, Stazioni Appaltanti e Imprese. La fase di consultazione terminerà il 29 giugno p.v.

L’introduzione del rating di impresa può rappresentare una svolta fondamentale per il mercato degli appalti. La scelta di valutare e premiare la reputazione delle Imprese costituisce – unitamente alla qualificazione delle Stazioni Appaltanti – una delle due leve su cui si basa il nuovo Codice dei contratti pubblici nel perseguire l’obiettivo di innalzare qualità ed efficienza.

A cosa serve il rating di impresa

Il rating potrà essere utilizzato per quattro scopi:

  1. possibilità di ottenere punteggi premianti nella valutazione dell’offerta presentata in gara; i bandi dovranno prevedere il possesso del rating di impresa tra i criteri di valutazione delle offerte attribuendo punteggi maggiori alle imprese con un rating più elevato;
  2. determinare l’incremento convenzionale premiante ai fini della qualificazione SOA;
  3. ottenere uno sconto sulle garanzie richieste in gara;
  4. strumento di qualificazione negli appalti di lavori, servizi e forniture sotto i 150mila euro.

Le Linee Guida si applicheranno, per quanto compatibili, anche nei settori speciali.

Come funziona

Il rating avrà un punteggio massimo di 100 punti, aggiornato annualmente.

Per il 60% questo punteggio sarà attribuito sulla base del comportamento tenuto dalla Impresa durante l’esecuzione del contratto, tenendo conto di una serie di comportamenti che permetteranno di conquistare fino a 100 punti.

A pesare maggiormente, tra i fattori di valutazione previsti, saranno il rispetto di tempi e costi di esecuzione degli appalti (25 punti ciascuno), l’assenza di contestazioni sulla qualità delle attività eseguite (10 punti), la mancanza di contestazioni sulle misure di sicurezza (10 punti), la gestione dei documenti (3 punti), la corretta gestione del personale e i rapporti con i subappaltatori (6 punti ciascuno) e con la Stazione Appaltante (4 punti). I punteggi verranno attribuiti dando maggiore rilievo alle valutazioni più recenti (nell’arco massimo di 5 anni) e a quelle relative agli appalti di importo maggiore.

L’altro 40% dei 100 punti sarà distribuito tenendo conto del comportamento in gara (25 punti a scalare) e degli anni di attività sul mercato senza penalizzazioni (1 punto all’anno per un massimo di 15 punti). In sostanza, relativamente alla reputazione le Linee Guida indicano una serie di comportamenti negativi puniti con la decurtazione dei 25 punti massimi.

Il meccanismo è lo stesso della patente a punti, rilevando il ricorso a liti temerarie (penalizzazione di 5 punti), la mancata denuncia di episodi di corruzione o richieste di estorsione (5 punti), la risoluzione del contratto per inadempimento, la mancata sottoscrizione del contratto o il rilascio di false dichiarazioni in gara (sempre 5 punti).

Nel caso in cui, a seguito delle decurtazioni, il punteggio massimo di 25 punti risulti ridotto ad un valore pari o inferiore a 10 punti, il rating di impresa non può essere rilasciato.

A essere valutati saranno i contratti di lavori, servizi e forniture oltre 40mila euro e subappalti oltre 10mila. Non valgono i contratti all’estero o in favore di soggetti privati.

Periodo transitorio

Le Imprese interessate potranno presentare la richiesta di rating dopo sei mesi dall’entrata in vigore delle Linee Guida, prevista 15 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Le imprese che in quel periodo non avranno ancora concluso l’esecuzione di un contratto si vedranno attribuire il punteggio massimo per i due aspetti della valutazione della performance e della reputazione. Nessun punteggio sarà invece attribuito per il terzo aspetto relativo agli anni di presenza sul mercato.

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