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Update | Nomadi digitali: dopo due anni arriva il decreto attuativo sui visti

NOMADI DIGITALI – PUBBLICATO DOPO DUE ANNI DI ATTESA IL DECRETO ATTUATIVO SUI VISTI

Nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile il Ministero dell’Interno, di concerto con i Ministri degli Affari Esteri, del Turismo e del Lavoro, ha pubblicato il Decreto 29 febbraio 2024, attuativo delle disposizioni del Decreto Sostegni-ter (art. 6-quinquies del DL. N. 4/2022 conv. in L. n. 25/2022), che definisce “Modalità e requisiti per l’ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto”.

Possono ottenere il visto i cittadini extra-UE che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono loro di lavorare da remoto, in via autonoma ovvero per un’impresa anche non residente nel territorio nazionale.

Per attività lavorativa altamente qualificata si intende l’attività svolta dallo straniero in possesso dei requisiti previsti per la Carta Blu dall’art 27-quater, comma 1, del TUI (leggi la nuova circolare con le istruzioni operative per l’ottenimento della Carta Blu).

È definito nomade digitale lo straniero che svolge attività di lavoro autonomo attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto.

È definito lavoratore da remoto lo straniero che, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto, svolge attività di lavoro subordinato o di collaborazione secondo le modalità di cui all’art. 2, comma 1, del D.lgs 81/2015.

L’articolo 3 del nuovo decreto stabilisce i requisiti per l’ottenimento del visto e del relativo permesso di soggiorno:

  • Un reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria;
  • Un’assicurazione sanitaria per cure mediche e ricovero ospedaliero valida in Italia per tutto il periodo del soggiorno;
  • Idonea documentazione relativa alla sistemazione alloggiativa;
  • Esperienza pregressa di almeno 6 mesi nell’ambito dell’attività lavorativa da svolgere come nomade digitale o lavoratore da remoto;
  • Contratto di lavoro o collaborazione o la relativa offerta vincolante – se lavoratori da remoto – per lo svolgimento di una attività lavorativa che richiede il possesso di uno dei requisiti di cui all’art. 27 quater, comma 1 del TUI;
  • Dichiarazione sottoscritta dal datore di lavoro o committente – corredata da copia del documento di riconoscimento – che attesti l’assenza di condanne penali a carico, negli ultimi 5 anni, per reati di cui all’art. 22 comma 5-bis del TUI (tra cui, favoreggiamento immigrazione clandestina verso l’Italia e dell’emigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati).

Sia nel caso di ingresso come nomade digitale che nel caso di ingresso come lavoratore da remoto, non è richiesto il Nulla Osta al lavoro.

Dopo avere ottenuto il Visto è possibile fare ingresso in Italia.

Entro 8 giorni dall’ingresso dovrà essere richiesto il permesso di soggiorno che potrà essere concesso per la durata di un anno eventualmente rinnovabile in caso di permanenza dei requisiti.

CARTA BLU per ingresso di lavoratori altamente qualificati – Pubblicata circolare con istruzioni operative

Il Decreto legislativo del 18 ottobre 2023, n. 152 (G.U. n. 256 del 2.11.2023), recependo la direttiva (UE) 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini stranieri che intendano svolgere lavori altamente qualificati in uno Stato membro Ue (c.d. Carta blu UE) ha modificato l’articolo 27-quater del Testo Unico Immigrazione (D.lgs. n. 286/98).

Con la Circolare del 28 marzo 2024, adottata congiuntamente da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero dell’Interno, sono state fornite le istruzioni operative agli Uffici territoriali coinvolti nella gestione degli ingressi in Italia di cittadini extra-UE per motivi di lavoro altamente qualificato ed indicazioni sulla procedura da seguire per la presentazione delle domande agli Sportelli Unici per l’Immigrazione da parte del datore di lavoro.

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